L’importanza delle Soft Skills in ambito Odontoiatrico
- Posted by PPDental
- On 25 Luglio 2022
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L’importanza delle Soft Skills in ambito Odontoiatrico
Al giorno d’oggi il medico odontoiatra si arricchisce di un nuovo termine da sempre correlato ad altri professionisti, ovvero le Soft Skills. Queste si aggiungono alle cosiddette Hard Skills ovvero quelle capacità cliniche-tecniche proprie del dentista.
Pertanto, per essere attuali in un mondo in evoluzione il professionista sanitario dovrà acquisire e sviluppare abilità manageriali e relazionali –soft skills- che determinano la capacità della persona ad adattarsi a qualsiasi tipo di sfida e trasformare le difficolta in opportunità.
L’adattamento e la flessibilità sono infatti temi caldi nello scenario odontoiatrico.
Il medico-odontoiatra sta ricoprendo sempre più il ruolo di un vero e proprio manager, gestendo non soltanto gli aspetti clinici, ma anche quelli legati alla gestione dello studio e a tutte le relazioni connesse ad essa.
Per una corretta gestione della propria attività l’odontoiatra ha la necessità di acquisire determinate Soft Skills che lo supportino nella crescita sostenibile della propria attività professionale.
Cosa sono concretamente le Soft Skills?
Il termine Soft Skills sottintende l’insieme di capacità e abilità manageriali proprie di alcune figure professionali con propensione all’interazione con soggetti che partecipano alla crescita delle proprie attività professionali, in ottica win-win ( a favore di entrambe le parti).
Parlando concretamente ci si riferisce a figure atte ad affrontare temi come:
- Problem solving – Colui che ricerca una soluzione adatta al problema e nello specifico, possiede la capacità di saper fronteggiare al meglio il dinamismo dell’attuale scenario odontoiatrico, cercando di raggiungere quel vantaggio competitivo che garantisca l’evoluzione costante dell’attività professionale.
- Creatività – Il medico-odontoiatra e il suo staff dovranno essere sempre orientati all’Innovazione.
- Negoziazione – Essere in grado di trovare il minor compromesso a parità di “INVESTIMENTO” per fronteggiare, ad esempio, alcune challenge e restare competitivi.
- Lateral thinking – Riuscire a vedere il problema che si presenta secondo diverse angolazioni. Questa capacità può portare a soluzioni non sempre ipotizzabili.
- Critical thinking – Il “Pensiero Critico” necessario per differenziarsi dai competitor.
- Capacità decisionale – Saper prendere decisioni efficaci, al momento giusto anticipando anche mosse strategiche per gli obiettivi preposti.
- Team management – Saper costruire rapporti e relazioni con tutti gli stakeholders –portatori d’interesse– ovvero coloro che hanno un interesse nella sopravvivenza e crescita dell’attività professionale. Essere in grado di organizzare ruoli e mansioni all’interno dello studio, in termini di decidere chi deve svolgere cosa affinché ci sia una gestione efficiente che porti, insieme alle prestazioni cliniche erogate, ad una crescita continua del profitto.
- Intelligenza emotiva – Essere in grado di gestire le emozioni, non solo le nostre, ma anche di tutto il team.
- Gestione dello stress – Fondamentale saper gestire le tensioni che la continua evoluzione porterà inesorabilmente.
- Proattività – Riuscire ad anticipare i bisogni e le necessità del paziente. Questo aspetto è una fonte inestimabile di esigenze inconsapevoli, ma realistiche del paziente che se attivate generano valore.
L’unione tra Hard e Soft Skills – competenze cliniche e manageriali- è essenziale nella riuscita eccellente delle prestazioni erogate e in visione di una completa soddisfazione del paziente.
Le perfomance cliniche, infatti, sono strettamente correlate alle perfomance aziendali.
Il medico odontoiatra ha ormai riconosciuto il suo ruolo anche come imprenditore, ma per essere un imprenditore di successo e far si che la propria attività professionale sia durevole, sostenibile e profittevole nel tempo, dovrà rendersi consapevole dell’importanza di sviluppare tali Soft Skills.
Nello scenario moderno, il valore clinico -ovvero quello generato dalle Hard Skills proprie dell’odontoiatra e la percezione che i pazienti hanno di esso- non è sufficiente per il pieno soddisfacimento di quest’ultimo.
Tale valore deve essere necessariamente seguito da:
- un’efficiente organizzazione che garantisca una corretta gestione dei ruoli e delle mansioni che ogni risorsa dello staff dovrà rispettare e svolgere in modo sinergico tra di loro;
- un ampio supporto relazionale con il paziente per essere percepita come “customer oriented”;
- un balance economico-finanziario, attraverso la gestione dei costi, indispensabile per orientare l’attività professionale alla crescita.
Gli aspetti su riportati possono racchiudere l’essentia delle competenze professionali che l’odontoiatra dovrà possedere per esser percepito dal paziente come un medico qualificato in una visione a 360°.
Qual è la mission del professionista?
La mission dell’odontoiatra dovrebbe essere quella di migliorare da un lato le capacità cliniche-scientifiche e dall’altra possedere capacità gestionali dell’attività e relazionali connesse. Una formazione e ricerca continua, clinica ed extra-clinica, può far emergere i punti di debolezza dell’attività, ma ha anche il potere di trasformarli in punti di forza.
IN PILLOLE:
- Le soft skills indispensabili alla crescita del medico odontoiatra e della sua attività professionale.
- Efficienza organizzativa, capacità relazionali con il paziente, balance economico-finanziaria grazie alla gestione dei costi.
- Il medico odontoiatra oggi è l’insieme di competenze e capacità Cliniche-Tecniche, Manageriali, Relazionali e Operative.